Autore:
Elena Russiello
Titolo:
Aspettavo noi (Live vol. 2)
Editore:
Self Publishing
Genere:
Romance
Pagine:
145
Sinossi
Non è tutto oro quello che luccica e lui lo sa
bene.
Roma-New York New York- Roma.
Dopo tre anni di lontananza Riccardo torna a casa. Una famiglia da gestire, una sorella da aiutare, amici veri su cui contare sempre e LEI...
Dall'autrice di "Ricomincio da me" il secondo libro della serie "Live".
Conoscerete il punto di vista del protagonista maschile, con scene completamente inedite!
Roma-New York New York- Roma.
Dopo tre anni di lontananza Riccardo torna a casa. Una famiglia da gestire, una sorella da aiutare, amici veri su cui contare sempre e LEI...
Dall'autrice di "Ricomincio da me" il secondo libro della serie "Live".
Conoscerete il punto di vista del protagonista maschile, con scene completamente inedite!
Nel
secondo volume della serie, conosciamo meglio Riccardo e il suo passato.
Scopriremo
qual è il segreto che lo ha reso un ragazzo diverso, come è arrivato ad aprire
il negozio di tatuaggi, cosa è successo a New York e il motivo per cui è
tornato in Italia. Soprattutto capiremo i suoi sentimenti per Elena.
La
storia inizia quando Riccardo ha diciassette anni.
Quando
conosce Elena, ne ha ventisei, insieme al suo bagaglio di esperienze.
“Mi
piaci. Tanto … forse troppo. E mi fai impazzire.
Quindi
se e quando ti verranno strane idee in testa
parlane
con me.
Io
ti ripeterò esattamente le stesse cosa di adesso.
Te
lo ripeterò all’infinito se dovesse servire”.
Ciò
che mi colpisce, in questo secondo volume, sono i radicali cambiamenti che
affronta Riccardo. Da solo, riesce a lavorare su se stesso fino a rendersi
migliore. Ha un rapporto conflittuale con il padre, sua sorella quasi lo odia e
la madre non riesce a prendere una posizione. Però, una cosa importante riesce a
dirla a suo figlio:
“Non
avere paura di perdonare, di soffrire, ma soprattutto di amare”.
Il
racconto è pieno di frasi che avrei voluto trascrivere ma, soffermarmi troppo a
scrivere, avrebbe distolto la mia attenzione dalla lettura.
A
parte l’approfondimento sul percorso di Riccardo, la storia riprende frasi e
discorsi riportati nel primo volume. Questo è quello che mi lascia perplessa:
quando si scrive la stessa storia dal punto di vista di un altro personaggio,
si rischia di ripetere “troppo” ciò che già è stato letto, con il pericolo di
annoiare il lettore. In questo caso, l’autrice ha saputo dosare bene le frasi
del precedente romanzo, inserendole in scene precise, dove serve “quella”
determinata battuta.
Lo
stile rimane fresco e fluido, piacevole da leggere ed emotivamente
coinvolgente.
Conoscendo
meglio Riccardo, non posso che rinnovare la mia simpatia per lui.
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