VALENTINA CANALE PAROLA
"LE LEGGI DEL NOSTRO AMORE"
Un romanzo rosa con alcuni elementi
che non appartengono al mondo reale.
SCHEDA TECNICA:
Autore: VALENTINA CANALE PAROLA
Titolo: LE LEGGI DEL NOSTRO AMORE
Editore: LETTERE ANIMATE
Genere: ROMANCE
Data di Pubblicazione: 22 Gennaio 2015
Pagine: 274
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SINOSSI:
La determinazione è il miglior pregio di
Ashley Carter, ragazza italiana di origini statunitensi, che non ha mai avuto
grilli per la testa. Da bambina già sapeva che il suo futuro sarebbe stato
diventare un noto avvocato nel suo Paese d’origine e, dopo essersi laureata,
vola dall’altra parte del mondo per iniziare a lavorare nel prestigioso studio
legale di Anthony Burke, vecchio amico di famiglia, che la accoglie a casa sua.
Immediatamente Ashley cattura l’attenzione di Eric Burke –figlio di Anthony-
che le dà qualche dritta, tra cui tenere le distanze dal vice direttore dello
studio legale, Robert Parker. Voci dicono che sia un tipo poco raccomandabile e
Ashley, intrigata da quella persona così misteriosa, non esita dal fare la sua
conoscenza. È odio a prima vista: Robert non sopporta la nuova arrivata e non
ci pensa due volte prima di metterle insistentemente i bastoni fra le ruote.
Ashley, tra un soffocante spasimante e un tenebroso quanto dispettoso vice
direttore, crede che le cose non possano andare peggio, fino a quando lei e
Robert saranno costretti a collaborare sullo stesso caso…
ESTRATTI:
Avevo
ancora gli occhi un po’ appannati -non mi ero svegliata del tutto-, ma riuscii
comunque a leggere un cartello bianco su cui c’era scritto “Miss Carter”. A
tenerlo fra le mani era un ragazzo alto circa un metro e ottanta, corporatura
muscolosa, carnagione non proprio chiarissima, capelli corti color nero
corvino, occhi azzurri. La maglietta aderente bianca a maniche corte che cadeva
come un guanto fin su la vita -dove poi iniziavano i jeans non eccessivamente
stretti- definiva ancor meglio quelli che sembravano essere dei muscoli ben
sviluppati: forse quello era Eric, il figlio della famiglia che stava per
ospitarmi. Beh, che dire: davvero una bella accoglienza!
***
“Ahi!” e sospirai, mentre massaggiavo la caviglia.
Guardai dietro di me sperando che i padroni di casa non fossero lì, in
modo tale da aver evitato una potenziale figuraccia: fortunatamente se ne erano
andati.
Feci leva sulle braccia per tirarmi su, quando improvvisamente mi sentii
leggera.
Non mi ero accorta di Eric. Mi resi conto della sua presenza solo quando
mi sollevò da terra come se fossi stata un piuma e mi riposizionò in piedi.
“Stai bene?” chiese preoccupato, fissandomi negli occhi.
“Oh certo, certo” portai di nuovo la mano alla caviglia, ancora
dolorante.
“Come hai fatto a cadere?” parlava sorridendo, mentre mi cingeva un
braccio attorno al mio busto: sentivo la sua mano strisciare sul tessuto del
mio vestito.
“Scusami, è che sono davvero stanchissima e le mie caviglie non hanno
retto ad un ultimo sforzo.”
“Oh, non devi assolutamente scusarti, ci mancherebbe. Che ne diresti di
toglierti le scarpe? Forse così potresti camminare meglio” simulò una camminata
con l’indice e il medio, che si mossero alternandosi.
“No, no. Ce la faccio, credimi.” Ma non fui particolarmente convincente.
“mmm..ho i miei dubbi” fece una piccola smorfia. Eric mi sollevò ancora
una volta con estrema leggerezza, fece scivolare il mio braccio sinistro
attorno al suo collo, mi cinse i fianchi con il suo braccio destro e in un
attimo mi portò fin su la scalinata. Beh, allora non era proprio così…infinita
.
***
“Piacere, sono Robert Parker.” si presentò, evidentemente scocciato.
Sbarrai gli occhi: lampeggiò nella mia mente l’etichetta che vidi poco
prima sulla porta accanto alla mia. Strinsi la sua mano: quello doveva essere
il famoso “Robert” che non era particolarmente simpatico ad Eric. Allora non
era in ufficio a sbrigare i suoi tanti impegni…
Fu proprio in quel mentre che notai i suoi occhi, appunto: non riuscii
definitivamente a capire il loro esatto colore, ma sono tutt’ora sicura che
fossero un misto tra verde, blu e grigio; comunque chiari. Terribilmente
affascinanti.
“Saresti l’amica italiana del capo?” sbuffò dopo aver voltato gli occhi
al cielo.
Mi sciolsi in una veloce parlantina, cercando comunque di mantenere le
distanze: “Beh sì, sono italiana. I miei genitori e i signori Burke erano
gran..”
“Non voglio sapere la tua storia: qui in ufficio la conosciamo già
tutti” mi interruppe sgarbatamente Parker, dopo aver sputato a terra.
Mise entrambe le mani in tasca e si chinò sul mio volto con aria
minacciosa “Non riuscirai mai a prendere il mio posto. Farò di tutto per
impedirtelo. Non ci provare, intesi?” un forte odore di fumo mi investì.
Se ne andò dopo avermi urtato con la spalla.
Che tipo. Classica aria da bello e dannato . Qualsiasi
motivo avesse Eric per non sopportare questo Parker, beh, certamente aveva
ragione. In quel momento avevo di sicuro una buona scusa per non vederlo di
buon occhio.
BIOGRAFIA
Valentina Canale Parola, ha vent'anni ed è una studentessa universitaria.
Per Lettere Animate ha scritto il suo primo romanzo Le leggi del nostro amore. Questo romanzo è nato dall'unione tra il piacere di scrivere e la speranza di poter regalare emozioni a chi legge.
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