mercoledì 11 febbraio 2015

ELISA LILIANA LOCATELLI: LA FARFALLA DALLE ALI BUCATE - Recensione di Emme X; Scheda tecnica e biografia

  VOTO 4 su 5
SCHEDA TECNICA:
Autore: ELISA LILIANA LOCATELLI
Titolo: LA FARFALLA DALLE ALI BUCATE
Editore: SELF - PUBLISHING
Genere: ROSA DRAMMATICO
Data di pubblicazione: Gennaio 2015
Pagine: 250

SINOSSI
New York City. Ada Leary è una quindicenne che vive in uno dei peggiori quartieri della città. 
Vive assieme alla madre e al patrigno che abusa di lei e ha una migliore amica che adora. 
La vita di Ada –purtroppo- è fatta di violenza e di droga: valium, allucinogeni, cocaina e infine eroina, ma anche d’amore. Cosa succederà quando J.C., il ragazzo che ama, tornerà dal riformatorio? E come reagirà egli quando scoprirà che Ada –per tutto il tempo in cui è rimasto assente- l’ha tradito con Paul, uno spacciatore eroinomane? Riuscirà la giovane a scendere dalla giostra della morte su cui è salita? Riuscirà l’amore a trionfare e a salvare la giovane? 

La mia recensione


Ada Leary è una quindicenne dai capelli rossi e gli occhi chiari, con un tatuaggio sull’anca: una farfalla. Era innamorata di J.C., un compagno di scuola con problemi di dipendenza. Quando ritorna dalla clinica di disintossicazione, entrambi sembrano felici di continuare la relazione. Ada, intanto, aveva fatto la sua scelta: intrattenere una storia sessuale e di convenienza con Paul, eroinomane e spacciatore. 
Lo stesso che forniva la “roba”  J.C. Un’altra adolescente avrebbe mollato immediatamente Paul, ma Ada no. Vuole essere amata, ma ha bisogno delle sue pastiglie magiche, quelle che le permettono di non vedere e non sentire. Così perde l’affetto e la stima di J.C.
Ada e C.J.
“Ti amo, Ada. Ti ho amata dal primo momento in cui ti ho vista e ti amerò per sempre, ho deciso di innamorarmi di te, ho deciso di fidarmi di te, ho deciso di dar retta al mio cuore. Ma come ho deciso di amarti, ora decido di odiarti.”
In casa vive una realtà tremenda: la madre è completamente succube di un uomo che la sfrutta, lasciandola sempre ubriaca e facendola abusare di sonniferi, in modo da poter agire indisturbato. Il suo obiettivo è Ada: nutre una profonda ossessione per la ragazza, le incute timore e la minaccia in modo da violentarla e picchiarla a suo piacimento.
Ada, per timore che succeda qualcosa di brutto alla madre, si “sacrifica” ma, per avere la forza di sopportare tutto quella cattiveria e brutalità, si stordisce con pastiglie di Valium, LSD o qualunque cosa le permetta di non essere lucida.
Fino a quando le pastiglie non le bastano più e sembra che la siringa la chiami. Così chiede a Paul di volerla provare.
“Voglio provarla, voglio capire perché Paul la ama tanto e se davvero fa sparire ogni problema.”

Inizia a conoscere gli effetti della dipendenza, le crisi d’astinenza e la voglia di farla finita. Compie quel gesto nell’ufficio del professor Fardens, nella celata speranza di essere trovata e salvata proprio da lui: l’unica persona che dimostra d’interessarsi a lei in modo umano.
In qualche modo, sembra essere riuscita a riprendersi dopo la disintossicazione ma, una volta tornata a casa, niente è cambiato. Anche a scuola viene vessata da un compagno che la tratta come una ragazza facile da portarsi a letto.
Un giorno incontra un uomo affascinante e molto carismatico: Ben. Lui può essere la sua salvezza. Riesce a toccarle il cuore, a farla ragionare.
“Tutti i momenti valgono di essere vissuti.”
Ben è bello e perfetto: non può essere un umano. Ha anche un tatuaggio all’altezza del petto, raffigura un cuore circondato da fiamme con scritto “nato per essere amato”.
BEN

Sembra tutto troppo bello per essere vero. Infatti …
“Sei un mio professore, hai ventinove anni e io quindici; tu adori la vita, io la odio”
“Chi ti dice che io non abbia un passato turbolento e burrascoso? Non sei l’unica con gli scheletri nell’armadio.”
Di nuovo Ada fa la scelta sbagliata. Lei è una drogata e la droga fa parte della sua vita. La preside ha sempre avuto a che fare con la sua vita ancor prima di nascere e di nuovo ci mette lo zampino … insieme al suo patrigno Carl. Infatti viene buttata fuori dalla scuola e iscritta in un’altra che si trova in un quartiere malfamato. E lì … Cosa succede? Leggetelo.



Le sensazioni che mi ha trasmesso questo romanzo sono molteplici e contrastanti.
Non ho gradito l’inizio perché fa intendere la fine, togliendo gran parte del piacere di scoprire una conclusione che potrebbe stupire. Per me, leggere un romanzo di cui conosco già la fine, mi fa perdere interesse.
Alcuni personaggi non mi sono piaciuti … di certo ho odiato Carl per l’essere schifoso che è e anche Jane, la madre di Ada. Ma J.C e Sam potevano evitare di infierire. La preside è complice di Carl e il suo comportamento è molto discutibile. Su Ada stessa ho qualche riserva.
La vita non è stata sempre generosa con lei, soprattutto è rimasta vittima delle sue scelte.
Non tutti la trattano male, primo fra tutti il suo insegnante di storia: il professor Fardens. Lui è quasi un angelo custode, ma Ada sembra non voglia farsi aiutare. Continua a scegliere la strada più semplice: non cerca la soluzione, ma la scappatoia temporanea.
Tramite la droga, Ada vuole dimenticare la sua vita, ma la vita non cambia, lo schifo rimane e persiste se non fa nulla per modificare la situazione.
Prof. Fardens

Il professor Fardens è un uomo molto scrupoloso. Lui stesso ha avuto a che fare con persone soggiogate dalla droga e non è arrivato in tempo. Forse per questo motivo, ha una sorta di “antenna” che gli fa captare e localizzare i ragazzi che hanno problemi di dipendenza e cerca di aiutarli. Con Ada sta diventando una faccenda personale: vuole salvarla, ma lei non glielo permette fino in fondo. Lui ci prova, ci riprova, la fa curare, è paziente, l’ascolta, si confida … ma ciò non basta. Tutto ciò non serve. Sa e intuisce, ma non sa abbastanza e l’intuito alla polizia non basta.
Sam, quella che avrebbe dovuto essere la migliore amica di Ada, le volta le spalle con facilità e lo stesso comportamento lo adotta J.C. Begli amici!
Poi c’è Paul, un ragazzo fragile e solo, eroinomane e spacciatore, innamorato di Ada ma lei lo usa solo per avere le pastiglie gratis in cambio di sesso. Della serie: “Fai di me ciò che vuoi.”
E Ben? Lui avrebbe potuto salvarla. Poteva essere l’unica ragione che avrebbe permesso alla ragazza di non bucarsi, invece il destino avverso l’ha privata di una parte di sé, mettendola nuovamente alla prova.
La storia viene raccontata attraverso la lettura dei diari di Ada. Un uomo (che si saprà in seguito di chi si tratta) legge e soffre e non accetta quello che è successo nella vita della ragazza. Si ritiene colpevole, responsabile  … avrebbe dovuto chiedere, sapere e intervenire. Invece si accontentava delle bugie che Ada gli propinava.
La storia è forte. Gli argomenti trattati sono pesanti. Difficili. Dolorosi. Inaccettabili. Alcune scene sono molto violente ed esplicite. È vero che la lettura ti cattura e non riesci quasi a staccarti. È vero che il destino è stato avverso con Ada. È vero che Ada ha fatto tante scelte sbagliate e per questo motivo non riesco a comprenderla, a scusarla, a perdonarla.
A volte dimenticavo che si trattava di una storia, di un romanzo, di fantasia … e vivevo e soffrivo con Ada. Mi sono chiesta: a quindici anni, come mi sarei comportata in una situazione simile?
Probabilmente sarei caduta anche io, oppure no. Nemmeno l’amore di Ben è servito per salvarla dal suo destino. I brevi momenti di pace che vivevano insieme, erano solo il barlume di una speranza inesistente.
Con la droga in corpo lei non soffriva, non vedeva, non ricordava …  e per Ada erano i momenti migliori. Ha tentato il suicidio, ma in realtà stava chiedendo disperatamente aiuto.
Dietro ogni disturbo o dipendenza, c’è sempre un motivo scatenante. Può essere anche futile o apparentemente inesistente, ma c’è.
Questa storia mi ha fatto ricordare una canzone di Marco Masini “Perché lo fai”.
Con questa pioggia nei capelli perché lo fai
con questi occhi un po' fanciulli e po' marinai
per una dose di veleno che poi
dentro di te non basta mai.
Con le tue mani da violino perché lo fai
tu che sei rosa di giardino dentro di me
come un gattino sopra un tetto di guai
dimmi perché, perché lo fai.
Perché lo fai non rispondermi se non vuoi
però lo sai che io vedo con gli occhi tuoi
e tu se vuoi puoi nasconderti dentro me
finché non capirai.
Perché lo fai disperata ragazza mia
perché di dai come un angelo in agonia
perché ti fai
perché ti fai del male, perché ce l'hai con te
perché lo fai e il domani diventa mai
per te, per me, per noi.
Perché, perché lo fai
fra questi angeli nel fango di questa via
dove non entra più neanche la polizia
io non ti lascio in questo nostro Vietnam,
anima mia
come la gente che lascia che sia.
Disperata ragazza mia
perché non vuoi che il mio amore ti porti via
perché lo fai e il domani diventa mai
per te, per me, per noi.
Perché lo fai, puoi rinascere quando vuoi
perché lo sai che io vedo con gli occhi tuoi
se tu volessi vivere io non ti lascerei
se ritornassi libera, se ritornassi mia
invece sei una macchina che va via.
Perché lo fai e il domani diventa mai...

Le immagini di Ada le ho prese dal film, tratto dal romanzo “Christiane F. Noi ragazzi dello zoo di Berlino” che racconta la storia di una ragazza di dodici – tredici anni, vittima di abusi e violenze familiari, che inizia a frequentare dei ragazzi che fanno uno di stupefacenti e finisce con l’usare anche l’eroina.

Comunque, io spero (forse perché sono troppo romantica) che una persona che cerca un briciolo d’amore, si sarebbe aggrappata a chiunque glielo avesse mostrato. Ben l’avrebbe sera felice, ne sono certa.
A tutte le “Ada” che sono rimaste vittime della mano feroce dell’uomo e del destino crudele … a chi è fragile, a chi fa le scelte sbagliate, a chi sopravvive, a chi è riuscito a essere più forte della dipendenza, della vita e della morte. A chi ha lottato e perso. A chi ha lottato e ha vinto.

A tutti loro dedico il mio pensiero.
Biografia:
Elisa Liliana Locatelli nasce a Melzo (Milano) il 22 marzo 1990. Frequenta il liceo delle scienze sociali, per poi iscriversi all’università Statale di Milano. Attualmente è laureanda in Scienze Infermieristiche.
Ha una grande passione per la scrittura, la cucina, la lettura, i film e i telefilm.
Scrive da quando ha quindici anni. Ha autopubblicato due raccolte di racconti: “Le tappe della vita” e “Racconti di vite disperate”.  Il 15 dicembre 2014 è uscito il suo primo romanzo breve rosa\erotico: “Un nuovo inizio”.

Nessun commento:

Posta un commento

E' vietata la pubblicazione e la distribuzione dei contenuti non autorizzata dall'autore.
copyright © 2014 by Emme X.